LO CHEF STELLATO MOLFETTESE FELICE LO BASSO AL CEGLIE FOOD FESTIVAL
Con Molfetta nel piatto e nel cuore ha conquistato proprio tutti: dai suoi concittadini accorsi al “Ceglie Food Festival” per sostenerlo, ammirarlo ed applaudirlo agli abitanti della splendida Ceglie Messapica, ma anche ai tantissimi turisti giunti dalle altre province della Puglia e anche da fuori Regione. Stiamo parlando della special guest Felice lo Basso, protagonista assoluto della seconda serata di questo festival enogastronomico, che al di là delle polemiche, ha richiamato un pubblico veramente numeroso degli amanti della buona tavola. Ma chi è lo chef stellato, visto che con una punta di rammarico ha affermato di essere conosciuto più fuori regione e all’ estero che non nella sua terra e di questo è veramente dispiaciuto perché lui la Puglia e la sua città di origine la mette nelle sue ricette e nei suoi piatti prelibati. Originario di Molfetta in provincia di Bari, classe 1973, dopo il diploma di scuola alberghiera nella sua città natale, parte subito per la Romagna, attualmente la sua terra dove vive con la sua famiglia. Qui inizia lavorare nelle migliori strutture e conosce Vincenzo Cammerucci, nome nobile della ristorazione della Riviera, grazie a cui inizia a conoscere e ad apprezzare l'alta cucina. Così, spinto dalla voglia di mettersi in gioco e da nuove sfide, giunge in Alto Adige nella prestigiosa struttura Grand Hotel Alpenroyal di Selva in Val Gardena.Vi arriva nel 2004 e, grazie al titolare Hannes Prinoth, riesce ad esprimere tutta la passione e il rispetto per questo lavoro. Oggi dirige una brigata di 12 cuochi impegnati a soddisfare le esigenze dei clienti più ricercati. Pubblica il suo primo libro “La grande cucina dell'Alpenroyal” e, dopo poco, realizza il suo sogno: l'apertura di un ristorante gourmet per esterni. Qui arriva improvvisa la bramata gratificazione: la stella Michelin dopo soli otto mesi dall'apertura, anche se lui afferma che il suo successo più grande, le sue stelle, sono i suoi figli, con l’ umiltà e la cordialità che lo distingue. Questo ed altro, fra una battuta e l’ altra, ripercorrendo la sua carriera, le tappe della sua vita, i successi conseguiti, ma anche i tanti sacrifici ha raccontato al mattatore della serata: Antonio Stornaiolo che, insieme a Sabrina Merrolla hanno intrattenuto il pubblico e illustrato uno show cooking che ha calamitato tutti i presenti. Felice ha dalla sua una simpatia contagiosa, la conoscenza delle lingue, la meticolosa scelta delle materie prime, estro, creatività, ricerca di abbinamento di gusti e sapori, cura degli abbinamenti di colori degli alimenti, professionalità e precisione. Sul palco dove era stata montata una invidiabile ed attrezzatissima cucina insieme al suo collaboratore altamurano, lo chef Nicola Popolizio hanno dato il via a vere creazioni di opere d’ arte, due piatti dedicati alla nostra terra: “ La Puglia in tavola” e “ Il polipo va’ in campagna”, splendide interpretazioni e commistioni mare- terra. Felice come dicevamo è un artista; si definisce un sognatore, ma anche un esteta, perché oltre alla ricerca meticolosa dei prodotti gli piace anche scegliere i piatti, le posate, i bicchieri e tutto ciò che riguarda l'arte della tavola. Bastava vedere con quanta precisione e meticolosità, ripreso da telecamere e fotografi, usava gli attrezzi da cucina come un pittore usa il pennello. Ha infatti decorato i piatti così come l’ artista fa con la sua tela, tanto da essere immortalati per la bellezza dei colori, la proporzione, il senso estetico, l’ alternanza degli ingredienti. Pareri favorevoli e parole di plauso sono state espresse nei confronti delle due portate protagoniste dello show cooking sia dalla giuria tecnica, composta da esperti fra cui il team coach della nazionale cuochi Maggi e una blogger americana esperta in enogastronomia molto nota, sia dal pubblico salito sul palco ed invitato ad assaggiare i giudicare i piatti , coinvolto simpaticamente da Stornaiolo che ha continuato a scherzare anche sui prezzi delle due creazioni che si aggirano, se proposti in un ristorante stellato come quello dove lavora Felice intorno ai trentacinque euro. Lo chef Lo Basso ha poi raccontato che le materie prime grazie ad un azienda pugliese “Spirito Contadino” arrivano freschissime in Trentino e che gli piace creare nei suoi piatti commistioni fra le due realtà, cosa che invece non ha fatto per la donna della sua vita, molfettese doc, sposando in pieno il detto “ donne e buoi dei paesi tuoi”.” La Puglia in tavola” è una zuppa di pomodori con gamberi rossi, burrata e gelato al peperone, tipo gaspacio;mentre il secondo è un piatto tipicamente di mare che ha incontrato la terra unendo le mandorle di Molfetta ( della mamma), il purè di patate, i mugnoli, i funghi cardoncelli di Altamura, i fichi della nostra terra e il pan brioche al nero di seppia con pane di Altamura preparato da Populizio. Felice Lo Basso ha esaltato la Puglia e il posto di rilievo che ha saputo conquistare nell’ ambito enogastronomico, diventando ormai un brand riconosciuto e apprezzato dagli estimatore del buon bere e del mangiare con gusto e raffinatezza. Divertentissimi i siparietti comici in dialetto molfettese con il mordace e preparato presentatore che ha ricordato al divertito pubblico alcune frasi famose utilizzate nel nostro idioma durante trasmissioni televisive. Felice è stato sempre al gioco, tornando nelle sue vesti di chef stellato quando c’ era da dare spiegazioni tecniche relative ad ingredienti e preparazioni. Anche Stornaiolo, a cui è legato per un importante premio giornalistico ricevuto, ha menzionato Molfetta e le sue bellezze esaltando la città e in questo caso un figlio illustre che porta la cucina d’ autore nel mondo. E’ stata quindi una serata dedicata a Molfetta e ad un suo rappresentante che porta alto il nome della città attraverso l’ arte culinaria e che ovunque la ricorda e la nomina anche dedicandole le sue creazioni. Ceglie food festival è stato anche un entusiasmante percorso tra gusti e degustazioni per le vie centro storico rivelandosi al grande pubblico come uno dei maggiori eventi pugliesi dell’estate 2013. Erano infatti presenti stand delle nostre eccellenze: dai salumi ai formaggi, dai vini ai dolci, dalla pizza alla carne alla brace, il tutto accompagnato da splendida musica. Il meraviglioso borgo di questa cittadina, riconosciuta come capitale della gastronomia in Puglia, si è animato di luci, colori,suoni , sapori ed odori che hanno calamitato una fiumana di gente curiosa ed appassionata. Dopo il molfettese Lo Basso,sono saliti sul palco altri chef stellati che operano in Puglia o operano nei grandi templi della gastronomia in Italia e all’ estero, che hanno dato prova della loro arte. A garantire il supporto professionale al Dream Culinary Team, anche ECCELSA Istituto di Alta Formazione del Gusto Alimentare (Alberobello – Ba), emblema pugliese dell’alta formazione e della specializzazione di professionisti e cultori del mondo enogastronomico, ristorativo e turistico. A conclusione dello show cooking abbiamo avvicinato Felice Lo Basso contentissimo di avere fra il pubblico alcuni suoi concittadini e gli abbiamo chiesto i suoi progetti per il futuro. Lo chef emozionato ci ha confidato che lo aspettano tre importanti appuntamenti: a Londra sta organizzando una cena a quattro mani con lo chef del “ COTIDIA”, un ristorante che ha aperto Bruno Barbieri, a novembre parteciperà al Summit di cucina mondiale che si terrà a Dubai e poi a fine dello stesso mese sarà a Mumbai per la promozione del tartufo bianco. Con la simpatia che lo contraddistingue e con una umiltà disarmante mi ha fatto dono del grembiule che porta il nome dell’ albergo stellato trentino. Un regalo fatto con il cuore che conserverò gelosamente e chissà che mi aiuti, non dico a cucinare come lui, ma almeno a proporre piatti che onorino la nostra regione. Dopo le foto di rito, a cui si è prestato con vera gioia, ci ha poi salutato e congedato con una promessa: organizzare un evento nella sua città insieme all’ altro chef stellato molfettese Fabio Pisani che opera a Milano presso “ Il luogo di Aimo e Nadia”, tempio della gastronomia. A presto allora, Molfetta ti attende.
Paola Copertino